Operazione Panzerfaust

Operazione Panzerfaust
parte del Fronte orientale (Seconda guerra mondiale)
I soldati delle SS della 22. SS-Freiwilligen-Kavallerie-Division "Maria Theresa" esaminano le armi catturate trovate nel cortile del castello di Buda, tra cui un cannone semovente antiaereo ungherese 40M Nimród (retro) e un cannone anticarro 40mm 40M.
Data15–16 Ottobre 1944
LuogoBudapest, Regno d'Ungheria
EsitoRovesciamento del reggente Miklós Horthy
Salita al potere del Partito delle Croci Frecciate filo-nazista
Schieramenti
Comandanti
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L'operazione Panzerfaust è stata un'operazione militare intrapresa nell'ottobre 1944 dalla Wehrmacht tedesca per garantirsi la fedeltà del Regno d'Ungheria durante la seconda guerra mondiale. Quando Adolf Hitler ricevette la notizia che il reggente ungherese, l'ammiraglio Miklós Horthy, stava negoziando segretamente la resa del suo paese all'avanzata dell'Armata Rossa, inviò il comandante Otto Skorzeny delle Waffen-SS e l'ex comandante delle forze speciali Adrian von Fölkersam in Ungheria. Hitler temeva che la resa dell'Ungheria avrebbe esposto il suo fianco meridionale, dove il Regno di Romania si era appena unito ai sovietici e aveva tagliato fuori un milione di truppe tedesche che stavano ancora combattendo l'avanzata sovietica nella penisola balcanica. L'operazione fu preceduta dall'operazione Margarethe nel marzo 1944, per cui le forze tedesche occuparono l'Ungheria, con cui Hitler aveva sperato di assicurarsi la permanenza dell'Ungheria nelle potenze dell'Asse.[1]

  1. ^ Earl F. Ziemke, Stalingrad to Berlin: The German Defeat in the East, U.S. Government Printing Office, 1968

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